Il compositore A.Franchetti | Donatella Cane

Il compositore Alberto Franchetti
Torino, 1860 - Viareggio, 1942

Il 29 marzo 1906, andava in scena alla Scala di Milano La Figlia di Iorio musicata da Alberto Franchetti (Torino, 1860-Viareggio, 1942). Questo musicista era il figlio primogenito di quel barone Raimondo, benemerito dell’agricoltura e filantropo, che nel 1861 fece costruire a Viù una elegante villa tipo chalet svizzero con uno splendido giardino, ancora oggi nota come Villa Franchetti.
È ricordata a Viù anche la moglie di Raimondo, madre di Alberto, la baronessa Luisa Sara de Rothschild Franchetti, che fino alla vecchiaia trascorse lunghi periodi a Viù, dove favoriva con generose offerte ogni iniziativa locale, aiutava i poveri e provvedeva premi per gli alunni delle scuole.
Alberto, figlio primogenito di Raimondo, diplomato al Conservatorio di Dresda, fu direttore del Conservatorio di Firenze, dal 1926 al 1928. Compose alcuni lavori sinfonici, da camera e dodici opere liriche, rappresentate tra il 1888 e il 1922.
Il M. Alberto Franchetti

Il M. Alberto Franchetti

Alberto Franchetti

Villa Franchetti a Viù, in una immagine d’epoca.

Il M. Alberto Franchetti
Il M. Alberto Franchetti
Le più apprezzate furono: Asrael (1888), Cristoforo Colombo (composta nel 1892 in occasione del 400° anniversario della scoperta dell’America, gli fu commissionata dietro consiglio di Giuseppe Verdi e fu rappresentato al Regio di Torino nel 1894), Germania (1902), Notte di leggenda (1906), Giove a Pompei (1921).
Tali opere ebbero tra gli interpreti il tenore Enrico Caruso, il direttore d’orchestra Arturo Toscanini e furono eseguite presso i teatri La Scala di Milano, Carlo Felice di Genova, Metropolitan di New York, ecc.
Alla ricorrenza centenaria de La Figlia di Iorio è stato dedicato un incontro svoltosi presso il Teatro Regio di Torino il 29 marzo 2006 e tenuto dal professor Alfonso Cipolla, docente di Arte scenica al Conservatorio di Novara e critico teatrale. Il professor Cipolla ha descritto la creazione della tragedia di D’Annunzio, rappresentata per la prima volta il 3 marzo 1904 con l’interpretazione di Ruggero Ruggeri e Irma Grammatica. Ha poi illustrato, anche con l’ascolto di una registrazione e di brani cantati dal vivo, la composizione della musica della “tragedia pastorale”, che impose a Franchetti un difficile confronto con i musicali versi dannunziani. Lo stesso D’Annunzio aveva ridotto il testo a libretto d’opera. Presentata alla Scala di Milano, La Figlia di Iorio riscosse un certo successo e il 24 febbraio 1907 fu presentata al Regio di Torino.
Successivamente non fu più rappresentata, tranne che nel luglio 1988, quando fu messa in scena nel Giardino del Vittoriale di Gardone.
Il M. Alberto Franchetti

Il M. Alberto Franchetti

Il libretto dell’opera

Il libretto dell’opera "Cristoforo Colombo" di A. Franchetti.

Foto con autografo del M. Alberto Franchetti.

Foto con autografo del M. Alberto Franchetti.

Franchetti Leoncavallo
Il libretto dell’opera

Il libretto dell’opera "La figlia di Iorio" di A. Franchetti.

Il nome di Alberto Franchetti è indirettamente legato all’opera Tosca.
Per musicare il dramma di Victorien Sardou, Franchetti si recò a Parigi con Illica, autore del libretto, per discuterlo con l’autore. Partecipò anche Giuseppe Verdi. L’editore Giulio Ricordi lo convinse poi a rinunciare e affidò l’incarico a Puccini.
Per le nozze di Maria José del Belgio con Umberto di Savoia, Franchetti compose Fiori del Brabante, azione coreografica per la Kermesse musicale del matrimonio (1930).
Durante la composizione o la rappresentazione delle sue opere, che di solito avveniva a Reggio Emilia, al Teatro Municipale restaurato a cura del padre Raimondo, Alberto era solito trascorrere lunghi periodi al Cavazzone (Viano), sulle colline a sud di Reggio Emilia, dove il padre aveva promosso imponenti lavori di bonifica. Al Cavazzone ospitò gli amici Puccini, Mascagni, Illica, Ricordi.
Il Maestro Alberto Franchetti era anche legato alla Valle di Viù.
Si narra che Giacomo Puccini sia stato più volte ospite del collega a Villa Franchetti.
E Villa Franchetti, tornata oggi al primitivo splendore grazie all’intelligente restauro attuato dagli attuali proprietari, ospita ormai da anni in estate nel suo parco incontri musicali, concerti bandistici e rappresentazioni di operette.
Gli Augusti sposi: Maria José del Belgio e Umberto di Savoia.

Gli Augusti sposi: Maria José del Belgio e Umberto di Savoia.

Il M. Franchetti con Mascagni e Puccini.

Il M. Franchetti con Mascagni e Puccini.

Il M. Franchetti in tarda età.

Il M. Franchetti in tarda età.

Il M. Franchetti con Mascagni e Puccini.

Il M. Franchetti con Mascagni e Puccini.

Disclaimer. Questo blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog potrebbero essere estrapolati da internet e, pertanto, se non considerate di pubblico dominio, perlomeno accessibili a chiunque. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, siete pregati di comunicarcelo senza esitazioni all’indirizzo e-mail: info @ donatellacane.eu e saranno immediatamente rimossi. Non siamo responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

I cookie aiutano www.donatellacane.eu a fornire i propri servizi. Navigando sul sito accetti il loro utilizzo. Privacy Policy completa